Donanma zabiti Francesco Bragadin'in Anabolu'dan Osmanlı donanmasının hazırlanması ve muhtemel bir saldırıya karşı Venedik'in kolonilerinde askeri mühimmat ve savunmalarını arttırması hakkında yazdığı mektup
Da Napoli di Romania, di sier Francesco Bragadin proveditor, di 14 fevrer.
Come eri zonze uno Michali da Corfù, solito habitar in quella terra, et andato a lhoro rectori, drizato per el consolo dil cotimo e merchadanti venitiani de Costantinopoli, li quali per sue lettere fano fede dicto Michali esser bon pedota et bon maestro dil navigar, et esserli oferto bon partito da’ turchi per meterlo suso li suoi navili. El qual dice partì da Galipoli a dì 2 zener passato, ed haver visto e numerate lì galie 24, li quali tutti navilij si preparavano con grandissima solicitudine. Dice in altra che a Costantinopoli se atrova galie 10, nave 20, fra le qual sono galeaze tre, et de mar Mazor se aspetava altre galie nuove n.° 30. Et per lettere dil consolo da Syo di 25 zener, si havia: per el simile a Galipoli trovarsi galie 60, fuste 100, et a Costantinopoli nave grande et picole 20, galeaze 4 et galie sotil 50, de le qual parte erano in hordine, et il resto si preparava con gran pressa dove questa armata se habia a drezar con certeza non se intende, si parla per Soria e per Rodi e altri dicono per Puja, altri per quella cità di Napoli, altri per Corfù, tamen starano vigilanti; dimandano monition etc. Hanno fornito le forteze di aqua, pan e lignami e artilarie, et hanno fato fabricar una cortina di muro belissimo e grosso longo passa 100 con do turioni, a la parte qual si ha judicato più debile verso la marina, e spera, havendo tornesi, per tutto marzo sarà compita.
Item, ivi era solum do contestabeli con pochi compagni i quali erano mal in hordine, zoè Baron da Lignago et Piero Cavalin; hanno poco socorso de albanesi che tutti habitano in campagna, né per modo alcuno voriano lassarsi serar in la terra per non esser homini da star a difesa di forteze, ma solum voleno cavalchar a la larga, perhò rechiedeno provision e monition.
Item, la rocha dil Scojo, la qual era custodita per uno caporale di quelli contestabili con compagni 14 de le compagnie di ditti contestabili, qual era la salute e la ruina di quella cità, et ha via posto per castelan domino Domenico Corner, era lì a beneplacito tamen di la Signoria nostra; e per esser la camera povera, con consentimento di la mazor parte di mercadanti, haveano posto sopra tutte le marchadantie che lì se conduceno uno dacio de messeteria, per el qual habiano a pagar mezo per cento, e uno altro dacio che tuti quelli venderano formenti a merchadanti che ’l conduchano fuora di questo teritorio pagano mezo aspro per mozo, e con dicti danari si satisfarà el ditto castelan: el qual castelo è di gran guardia, à merli 150, voria esser compagni 25, in tempo di guerra voriano homini 300 ivi.
Item, sier Paulo contestabile castelan, in castel di Franchi, eri, sora di le porte trovò Zalapino fio dil Vayvoda de Argos, veneno a rasonar de la fabricha, li disse suo padre haver scrito a la porta el manchamento de Argos, el qual in alcuni lochi era molto debile, et era andato comandamento al flambular che dovesse venir a fortificarlo, et quello aspectava questa erba nova che saria el mexe proximo. Et è da saper, licet non li habi scripto di sopra, sier Scipion Bon capitano e proveditor era ivi.