Kaynak Türü
YAZIŞMA
Cilt No /Belge No
34/16-18
Kayıt Tarihi
Haber Tarihi
Haberin Kaynağının Adı
Cania, Michali da
Haber Kaynağının Niteliği
belirtilmemiş
Haberin Çıkış Yeri
Haberi Alanın Adı
Belirtilmemiş
Haberi Alanın Niteliği
Belirtilmemiş
Haberin Geliş Biçimi
Anlatı
Haberin Ulaştığı Yer
Venedik
Kayıt İçeriği

Hanya'lı Michali adındaki bir Rum'un Venedik'e ulaşır ulaşmaz Rodos kuşatması sonraki olanları anlatması

Kaydın Metni

Michali greco da la Cania, percionevele del grippo hozi venuto de qui, referisse.

Come la partita sua de Rodi fu alli do dil presente, nel qual loco si è trovato da Mazo proximo preferito fin questo zorno. Affirma, che el di de Nadal intrarono ne la terra li turchi, et dapoi, el zorno sequente, la persona del Gran Signor. Che alla conclusion de capitoli furon molte contradition; imperochè li forestieri et altri si atrovavano, voleano esser inclusi non altramente di quello fu il Gran Maestro el cavalieri cum querele et minaze assae, di sorte che per soa signoria fu fato a saper tal cossa al Signor, et che se volesse la terra senza qualche mortalità et foco, Contentasse che ognuno, sia chi se voglia, fusse libero; et cussi furon riformati. Che a Perì bassà et Acmath bassà, siando in Rhodi, fu ditto da molti patroni di nostri navilii, che se la Illustrissima Signoria avesse voluto intromettersi, non harebbeno facta la impresa, ma per esser boni amici del Signor, non si ha voluto ingerir; i quali risposeno che ben lo haveano cognosciuto. Che la persona del Gran Maistro cum li ferieri sono montati sopra tre galie, quali sono in conserva con 11 nave, videlicet la nave di la Religion et altre 10, tutte carge di homeni et sue fameglie, cum haver et robe loro che hanno potuto levar. Et dicesi che 'l Gran Maestro poco ha potuto tor. Sono etiam apresso questi legni, navilii 14 gripi cargi pur di persone, cum la nave dil Casaruol. Che intrati nel loco, fu de subito facta una proclama per nome del Signor, che tutti quelli restavano in la terra et stevano fin li 3 anni non potesseno da poi piu partirse de quel loco; adiungendo che sono molto più restati in la terra, de quelli che si sono partiti. Che a l' ingresso de li turchi non fu fatta violentia, nè strepito alcuno, salvo che non fu permesso portar arme nè piccole nè grandi, ma faceano demonstration bone, si a quelli restavano, come a quelli che se partivano. Che tutto il giorno che il Signor entrò, fu facto grandissima alegreza ne la terra per li turchi; ma quelli dil loco continuamente pianzevano. Sua signoria andò atorno le mure vedendo quelle battarie,et se meravegliava de la grande ruina; il che facto se parti, et andò a riposar al suo pavion di foraa la terra. Che tutti li castelli sono pervenuti ad obedientia sua, et non ha voluto che por alcun modo sia sta conducto fora artellarie di la terra, ma quelle lassate a li soi lochi; et cussi li navilii sono partiti, sono rimasi senza; et che el Casaruol havea in la nave le sue, et furono facto discargar. Afferma dicto relator, come el Signor al partir, suoe si era levato cum una galea, et dioceasi andar al Fisco, el poi a Constantinopoli, et che tuttavia le gente passavano per andar verso l'Anatolia. Il governo dil loco ha lassato ad un Bassa, il nome non sa, cum 3000 persone, videlicet 1500 janiziari et 1500 tamesi, et comandati 20 mila del suo paese de pio loci, per et fabrichar et riconzar la terra. Che se dicea de certo che, per esser malissimo conditionata l'armata, ne lasseria una parte al Fischio et l'altra anderia in Stretto, et li fara un capitanio, cum Ordine al custodir da corsari l'Arzipiela, go et le bande de là. Che tre galìe, roste et palandarie, da poi si han atrovati a questa impresa, sono rote 70 et diceasi de piu. Che I' ha veduto el Gran Maestro due volte andar a basar la mano al Signor, et el dì del termine dil partir suo un'altra volta; mo che li fu comandato per Sua eccellentia ad partirse aziò non li fusse fato qualche inconveniente da le sue pote, et feceli far presenti de montoni et altri refrescamenti per suo viver, el cargar un navilio de biscoti. Che da poi facti li capitoli, el Signor molte volte havea solicitato la levata del Gran Maestro cum li altri, et questo perchè l'era stà advertito da un cavalier nominato fra Passi, uno de li electi al far de li capitoli, di nazion francese, che se sua signoria non solecitava, de facili li poteva venir qualche soccorso che forsi haria occupato quello era stà facto et concluso. Et da qui vene che 'I Signor deliberò mandar li turchi avanti che lui intrasse, per suspecto de qualche contrario aricordatoli dal dito cavalier. Che fu facta una proclama, che tutti dovesseno rimaner sicuri che li fioli suoi non sarian facti mussulmani; ma ben che li schiavi facti cristiani dovessero ritornar a la fede sua pristina.

Kaynak Bilgisi
M. Sanuto, I Diarii di Marino Sanuto, Forni Editore, Bologna, (1969).