Zabit Francesco Bragadin ve adalar zabiti Domenico Zorzi'nin Rodos kuşatması hakkında ilettikleri haberler
Successo di nove portate per noi Francesco Bragadin et Domenego Zorzi sopracomiti di Arzipielago.
A di 30 Octubrio zonse uno bregantin a Nichsia, qual fu spazato per el ducha de Nichsia a Syo per intender del successo di le cosse di Rhodi e de l’armata turchescha. El patron del ditto bregantin referisse a bocha, et non ha portato lettere alcuna per rispetto de quelli signori de Syo hanno comandato expresse, in pena di la disgratia dil Signor di non scriver, e non lassano scriver alcuna cossa da novo. Unde disse el ditto patron, che subito che fu zonto a l’insula di Syo andò per terra a la terra con la lettera dil signor di Nichsia, et presentate a quel Podestà, qual subito lecte, commesse al dicto patron, che quanto più presto potesse partisse aziò non fusse retenuto, et disseli a bocha dovesse riferir al suo signor le infrascripte cose. Questa Domenicha prossima passata, che fu a di 26 dil presente, zonse a Syo uno sioto partito dil campo dil Signor turcho di sotto Rhodi ozi fanno 8 zorni, che fu a di 23 dil presente, qual disse come Rhodi si manteniva benissimo, et che il Signor turcho l’altro Venere passato, che fo a dì 17 ditto, dete una grandissima bataglia, la più aspra el crudel che fin quel hora l’havesse dato, et volsesi trovar presente vestito di veludo cremesino, et sperava certo quel zorno intrar in la terra; ma quelli di la terra se diffeseno gagliardissimamente; et che per quelli de dentro pur fu ruinato quel belguardo che turchi ne la bataglia passata erano montati, et impiantate assai bandiere, et che non li è romaso lì altro che un largo fosso. Et che da poi el zorno de ditta bataglia doi over tre zorni, zonseno le 4 galie grosse liaveva mandato iI Signor turcho in Negroponte per monition, le qual portono due bombarde grosse et polvere, et che 'I Signor turcho haveva dicto, che per Venere che vien, che fo a di 24, voleva dar un’altra bataglia a la terra, et far tutto el suo forzo de haverla, et non li succedendo ad vota, voleva partirsi al tutto si con lo exercito, come con i l’armata. El ditto syoto disse che nel suo partir zonseno tre nave in Rhodi in soccorso, Et queste cosse si afronta con li altri avisi che hanno missier Zuan Francesco Justinian, qual dice che a Palermo si metevano in ordine quatro grosissime carachie per questo effecto. Havemo anchura adviso da quelli di Santurini, haver visto passar in questo tempo a presso la insula tre nave grossissime, qual tendevano in levante. E a di ultimo ditto, zonse el bregantin spazato per noi a Palamosa, per el qual havemo lettere da quel calogero drízate al signor de Nichsia. Come Venere passato, che fu a di 24 dil presente, el Signor turcho dete un’altra bataglia crudelissima più di tutte le altre passate, et coti mortalità grande di l’ùna et l’altra parte, et che pur furono rebatuti quelli di fora al solito. Scrive anchora el ditto calogiero, come el xé morbo grandissimo nel campo turchescho, et dico che nel dar de questa ultima bataglia l’armata turchescha si presentò con grandissimo impeto al porto ad uno locho dicto la Torre Lemnia (?), la qual fo rebatuta, et malmenata per quelli di la terra. Havemo per diete lettere anchora, come si diceva nel campo che ’I Signor turcho era per levarse de l’impresa per veder la cosa disperata; ma che ussito uno albanese fuori di la terra, et apresentatosi al Signor, li fece intender come la terra era fortissima excepto da una parte.