Kos'da bulunan bir kaptanın Rodos kuşatmasına görgü tanığı olan bir kişiden aldığı haberler
Copia de una letera dìl capitanio di Lango de di 10 Avosto 1522, in risposta de una letera dil magnifico Provedidor di l’armata, ricevuta in questa terra a dì 19 Settembrio.
La letera di Vostra Signoria de di 2 dil presente mese, ricevuta a di 6 dito, ne è stata si achati, che non replicho, nè pare poterli satisfarli maxime per non esser qui lo signor comendator nostro, ch'è in Rhodi. Sei si mancha in alchuna cosa, resta per non haver notitia. Se per lo avenir nui potremo si qui come in altro loco fare per quella, sempre saremo parati. De le nove che havemo fina questa hora sono queste: a di 22 dil passato al castel San Piero fo uno turcho, che’era partito dai campo a dì 10 dil ditto. Disse che lo Turcho haveva fatò molte mine in Rhodi, e in ogni loco haveva trovato aqua, ita che per mine non hanno possuto far nulla. Ordinò dar la battaglia in tre loci e fece tre capitani, l’uno era Mustaphà bassa, l’altro era Beliarbei e l’altro era Mustaphà Cortogoli con grandissima zente, et repari tonti erano. A lo primo li nostri li feceno acostare, che fo Mustaphà bassà, apresso le loro liti si faceno avanti con loro ripari, li nostri li salutorono sichè ne furono morti assaissimi et ogni loro ripari fu minati. Li altri do capitani feceno tutto quello che poteno contra nostra cità ; non hebbeno altro danno che poseno a terra certi merleti nostri, el di loro ne furono morti tanti, che credemo loro sieno pentiti esser venuti a Rhodi, che con lo aiuto del nostro signor Dio serano tutti ruinati da Dio et da nui. Si fecero indriedo et per tre dì non possero tirar pure uno sol colpo de loro artellarie. Sono in tanta quantità, chpla nostra artellaria ne fa fracasso. Li nostri enseno fora vestiti da turchi, et saliscono lo campo turchesco et ne amazano tanti, che non si sa il numero. Preseno vivi 33 janizari et li menorono in Rhodi. De nostri ne foro presi 3. Havemo nova per via de Nisaria, che hanno preso uno bregantino turchesco nel qual erano turchi 33, parte furno morti a la bataglia, et parte qui li havemo fati morire per loro meriti. Dissero che a di 23 dil passato il Turcho passò in Rhodi, et che li nostri hanno posto a fondi galie 7 et una galiaza con doe nave et altri fusti, et più dicono che non hanno vituaria, moreno come cani, sì da sete come da una infermità per.........dil signor Idio. Et è andato al Tito (?) lo capitanio Mustaphà bassà con 22 galie; sono siate da nostri ben salutati, non hanno fatò altro se non che hanno posto foco a la villa, che era abandonata perchè tutti sono tirati al castello. Havemo nova dal castel San Piero, come a dì 2 dil presente hanno preso uno turcho vivo, che conferma ogni cossa ut supra, quelli del castello et tutti nui altri staremo forti per gratia dil nostro signor Idio, de loro sarano presi et morti et de nostri pochissimi. Pur havemo speranza in Dio et ne li signori potentati christianissimi, che farano loro debito in donare aiuto per minare questo gran cane; che se non farano ne ruinerano la nostra fede, perchè sono in tanto numero per mar et per terra che non lo potriamo mai dire. Credemo che sia più de 400 vele grande et pizole. Idio ne sano quanti ne sono di mali christiani et ogni di ne passano.
Item, non zè ordene mandare né bregantino né altro per hora. Havemo retenuta la barcha fino hora per possere donare a Vostra Signoria alcuna altra nova; non zè ocorsa; acadendo faremo lo debito. Ogni dì se sentono grandissimi tiri de artellaria, nè altro ne ocore. Sempre semo a li comandi de Vostra Signoria.