Osmanlıların Rodos adasına ulaşmaları ve Rodos şehri içinde yapılan askeri hazırlıkları anlatan Rodos Büyük Üstat'ının yardım isteyen mektubu
Da Rhodi, dil Gran Maestro chiamato . . . ........scrite a la Signoria nostra, date a dì 26 Zugno, hore do di note in Rhodi.
Avisa come l’armata turchesca, numero 250 vele, sorse a Rodi quella matina a l’alba, et altre 50 velie si vedeano venir, et immediate dismontorono turchi su l’isola e tutta messono a foco e fiama, tamen, che il campo da terra non era ancor zonto. E scrive il Gran Maestro spazar questi do, a posta, ferieri, et havea aparechiato doi altri brigantini, uno de li quali expedirà al dar di la prima bataia, e l'altro a la seconda, et che avanti il zonzer de l’ armata havea fatò spianar li albori è tutto atorno la terra per tre mia, tolto dentro di la terra tutti li homeni di castelli, e aver 10 milia homini da fati, quali havea compartito in questo muodo: havea creato 4 capitani con do milia persone per uno, e posti a quatro cantoni di la terra, e havea electo altri do capitani, oltrà li quatro, a li quali havea dato altri 2000 fanti, tamen con ordine a li primi 4 capitani, che, sotto pena de la testa, alcun di loro con le sue genie, avegna che havesseno visto perso il canto di altri compagni, non si movesseno de la sua posta per andar a socorerli, ma ben li do capitani andaseno a socorer qual canton li paresse più bisognar socorso, e lui Gran Maestro era restato a la piaza con altre 6000 persone in arme bianche, con tutti li zentilhomeni, ferieri etc. Sichè sumano aver persone 16 milia da fatti, tutti in concordio e union più presto di morir, che perder la terra. Dize aver 3000 pezi de artellaria e tanta polvere, che fata la descritione potrano trazer 25 bote per artellaria, in modo che aferma sperar di consequir vitoria. Hanno fatto mondi tutti li fossi di la terra, e messa tutta l’artellaria a segno, e sono tutti di bon animo lino le femene, quale fin al zonzer de l’armata aiutavano assai; el che hanno messo li schiavi turchi numero 3000 in ferri in certo loco nominato la fossa da mar, dubitando che, nel dar de la balaglia li darano turchi, da questi dentro non fosseno molestadi; el li cavano a 50 a la volta al bastezar e lavorar, quali fano fatiche intolerabile. Scrive che, quando li sarà dato la bataglia, meterano 20 barili di polvere a una bota e li buterano zoso impiati, et brusarano assa’ turchi a un tratto, et scrive haver retenuto una nave nostra di Caxaroli, et assoldato li homeni, et una carachia zenoese di 2000 bote, qual veniva di Alexandria e haveva 200 homeni suso in arme bianche. Et fatto la descrittione de le victuarie, sono forniti per uno anno e mezo; hanno grandissima quantità di megii, et bote 8000 di vino, sichè sperano in Dio e in missier san Zuane Batista loro protetor di conseguir victoria. Tamen mandano a dimandar socorso a li potentati christiani. La copia di la qual letera, potendola aver, che per la egritudine mia patisso assai, sarà qui avanti posta.