Çeviri eksik.
Sumario di una lettra di sier Lorenzo Orio dotor et cavalier, orator nostro, date in Buda, a di 14 Fevrer 1521.
Questo serenissimo Re non è ancor partito. Circha la partita dil quale, da poi le mie ultime ne sono state gran difìcultà, perochè sono venute nove che il Signor turcho havea comandato tutti li soi subditi, che posono portar arme sia ad ordine per questa luna de Fevrer per potersi meter a camino per questo regno; et che la Excelentia sua se era partita da Constantinopoli et era andata in Andrinopoli per potersi drizar ancor lui a queste parte, le qual al tutto il poter suo vol ultimar. Questo ha comosso tutto el regno de ogni grado, et sono comparsi a la prexentia regia pregandola non voglii partirsi a questo tempo de tanto pericolo, però che la partita sua darà ad intender a lo inimicho che 'l se ne fuge, et tanto più presto invaderà questo regno, et finalmente potria periclitar. Boemi a l'incontro poi se oponevano et dimostravano a Sua Maestà che lo andar suo a quelle parte faria che tutti li bohemi veniriano con lui a tempo conveniente et defenderia questo regno; senza li qual dil tutto el se ne poteva zertificar di perderlo, però altramente niuno de loro veniria qui a li servicii di Sua Maesta; la qual tolse tempo a dar risposta a queste richieste. Et cussì dui giorni poi se risolse al tutto volerli andar, per ritornar questa Pasqua con tutto el poter di quello regno; al che questi hongari hanno contentà. Et cussì la Maestà Sua partirà Domenega da sera, a dì 16 presente, et io lo seguirò cum quel interesse et spesa excesiva che Idio lo sa. Mi meraviglio molto con aver alcun aviso da quella Excelentissima Republica, maxime de li progressi turcheschi, e di quel Vayvoda Turcho et altre cose, per le quale cum tanta instantia fu per me expedito Sebastiano. Questo non scriver dà causa di tanta sinistra opinion a questo Serenissimo Re et signori, che a qualche tempo potria pervenir effeto sinistro a le cose nostre. lo non ne posso più; li scrivo et pur troppo apertamente il tutto. Fazino quello li pare, che ne sarò excusato a Dio et al mondo sempre, nè harà mai manchato da me de suplir al debito mio in quanto ho possuto et posso al manchamento suo. Se da me non avete cussi spesso letere, serà perchè mi ritroverò in loco lontano et molto sterile; pur lengo Lorenzo apresso di me, et secondo lo bisogno lo expedirò etc.
Ricevuta a di 26 Fevrer per Zuan Jacomo suo servitor.