Venedik'in Macaristan Elçisi Lorenzo Orio'nun
Çeviri eksik.
Sumario di letere di sier Lorenzo Orio dotar et cavalier, orator nostro in Hongaria, date a Buda, a dì 23 Zener 1521.
Scrive et solicita sia fato orator in loco suo acciò possi repatriar, et si duol la Signoria nostra non habbi mandato qualche presente a quella Serenissima Regina. Et dize, poi finite le feste di la incoronation, si ha dato principio ad altro, zoè a provedere questo regno, perochè li inimici, quali a Belgrado et a quelli confini se atrovano, fanno qualche movimento; et per questo, oltra le gente sono a quelle parte, han deliberà questa Maestà et signori far, per hora, fanti 6000 et mandarli verso Surin et contini circumcircha, acciò che cum queste giazie, che sono grandissime, non patisseno qualche danno. Se à dato principio a scuoder le imposte, angarie, et cussì parimente se procederà a quelli prescidii sarano oportuni, justa le forze de questo regno. De li successi ne darò di tempo in tempo particular aviso fìn sarò de quì, e desidero altri fazi simile ofitio, et io più volentiera essendo a la patria aldiria tal avisi che significarli di qui ad altri. Li boemi non restano far nova instantia per novi oratori, che a questi zorni sono zonti, che questo Serenissimo Re vada a coronar la Serenissima Regina di dito Regno, et promette cose grande a Sua Maestà, maxime di ritornar subito con lei con persone 50 milia. Ungari non la voleno sentir. Il Re non è ancor risolto; non se sa quello seguirà. Idio prometti siegui il meglio! Luni, che fo a dì 20, essendo la Maestà dil Re et Regina, tutti li signori et io insieme a pranso, zonse la nova de la eletion del Pontifice. Ne fu fato gaudio per il Serenissimo Re, magnifico Andrea dal Borgo orator cesareo el illustrissimo marchese di Brandiburg, perochè dicevano esser per la parie de lo lmperador et esser stato preceptor di suo padre et di Sua Maestà. Hongari ne restorno confusi, perchè desideravano el Grimani. lo non feci dimostration alcuna per ogni rispetto. Idio voglii sia electo in bona fortuna per la christiana republica! Mi hanno dimandato et dimandano tutti di tal successo. Li convengo dir non haver letere, come è il vero; parte non lo crede, et parie fa diversi comenti tutti in vergogna nostra. lo non posso più, poi che la Signoria nostra non voleno senza spesa scriver per honor suo a li oratori soi; pur non manco coprir ogni disordine al meglio posso. Questo fa admirar tutti, che di la morte dil Papa scrivesseno et di la election dil successor non, essendo maxime venuti do corieri venitiani quì con letere de altrui et non di la Signoria nostra.