Da Constantinopoli, dil Baylo nostro sier Toma Contarini, date in Pera a dì 8 Lujo.

Come de lì si fa pochissime faconde per non vi esser la Porta. È restà in locho dil Signor el Capitanio di l’armata, qual è homo di so’ voler, el quel povero di Zorzi Melo patron di gripo, come scrisse per le altre, per certe robe li fo tolte dil dito gripo di uno zudio subdito di questo Signor, ditto Capitanio l’ha sententiato a satisfarlo; sichè ha convenuto vender il gripo, nè se ha a chi ricorer per non esser la Porta li.

Scrive, da molti vien mormorato la tardità di l’Orator nostro, qual se fusse venuto harìa conzato molte cosse etc. et non mancò li bassà; per il che si mancha di reputazion. Et questi hanno preparato di ordino dil Signor farli le spexe zonto che ’l sia, e darli cavalli por andar a trovar il Signor. Tamen, per via di Ragusi si ha ancora el dito Orator non è partito.

E l’ambasador di Fiorenza è siato a la Porta ben visto et honorato dui Signor, et è ritornato a Ragusi. Scrive si expedissi il suo successor, et si provedi el possi venir a repatriar, provedendoli di danaro dia aver da la Signoria nostra, come por li soi conti apar.