Çeviri eksik.
Di Hongaria, di sier Lorenzo Orio dotor orator nostro, date a Buda a di 8,
Come ricevute nostre letere per Zuan Gobo corier, con li sumarii dil Signor Turco da esser comunicati a quella Maesta e altri signori, et essi ando del Re et li comunichoe. Soa Maestà li fece risponder de more al Gran canzelier ringratiando la Signoria, et che queste cosse era e tochava più a Soa Maesta e la Signoria nostra per la vicinità col Turco che ad altri principi cristiani et che havia scrito a la Cesarea Maesta dovesse aver I'impresa al presente di eccitar li altri principi a pacificarsi tutti e andar contra ditto Turco etc. Et che da Sua Maesta havia auto bona promessa pur che da li altri principi christiani non manchi; et come el mandava 2 oratori a Soa Maesta a i qual faria replichar. Scrive, I'orator dil Signor Turcho è qui, non è espedito; si aspeta la risolution di la dieta e la risposta di signori cristiani. Scrive, li oratori vanno a la Cesarea Maestà sono el reverendissimo domino Hironimo Balbo et domino Janus Torzei; la qual Cesarea Maestà à mandato a invidar questo Re ad abocarsi insieme a meza quaresima e veria a Ispruch, e vi fusse etiam so barba re di Poiana, dove saria etiam. lo illustrissimo don Ferando fradello di quella Maestà; la qual richiesta ha dà di pensar a questi signori, e concluso Sua Maestà vadi ma non in si brieve tempo aziò si possi meter in hordine, ni etiam andar a lnspruch non satisfano, et voriano uno loco più propinquo de qui, qual saria Patavia ch' è vicina a Viena, e dil tempo sia da poi Pasqua ; et che a Patavia vengi la serenissima sorella madama Maria maridata in questa Maesta, dove Sua Maestà la menerà poi di qui. Per che il Re ha richiesto danari da quelli signori e li danno ducati 40 milia, e di la Transilvania tien avera ducati 32 milia, e cussi li altri paesi li dari, et si prometeno etiam aver da la Signoria nostra. Et alcuni di quelli signori li hanno dimandato la summa li darà la Signoria, et se li danari sono aparati, et lui Orator ha declinato a farli risposta, e loro pur con parole alte dicendo li bisogna averli, e dicendo I'orator la Signoria è grossa creditrice dil Re, loro disseno non bisogna refar danni, dicendo Both Andreas non en col Re, nè li Frangipani quando feno li danni. Et lui Orator di disse si l’quondam serenissimo re Vuladeslao fusse vivo, non si diria nulla perchè havendo Both Andreas fatto danni a nostri a Segna, fu contento si metesse li danari a suo conto, et loro disseno bisogna destinguer li tempi e si acorderà le scriture alhora era con la Signoria, dicendo loro la Signoria non sarà ingrata, ha vendo questo Re repudiato al tempo di la guerra tante persuasion fatoli, mai volse udir parola di esser contra quella Signoria, qual dia esser memora, e lassò la fìola in mandi l' lmperador, qual l'avia incoronata e ratoli dota di ducati 200 milia; unde lui Orator cerchava mitigarli con de le parole. Doman va a Strigonia dal reverendissimo Cardinal, qual è stato grave hor è varito, per comunicarli le nove dil Turco.