Dil dito, di 17.

Eri sera, ricevete nostre di in con le nove dil campo e dil Turcho, e che il suo successor era partito, unde andò dal Papa avanti l'andasse in capella, el li comunicoe le nove. Soa Santità volse si metesse la bareta in capo e li parlasse; et udite le nove, Soa Santità ringratiò molto la Signoria. Et poi introno in vari rasonamenti, dicendo ha gran piacer si habi questa Verona, e desiderava in tender si habi auta; et li piace lo apontamento fato, qual dubitava non avesse a seguìr, el questo per il gran desiderio avevamo et seguisse.

Poi li disse: “Come state col re di Franza?” , li rispose: “Benissimo” , e il Papa disse: “Anche noi stiamo ben, et semo per strenzersi e sarè la Signoria e nui, e dal canto nostro semo preparati a far quella liga, et aspetemo risposta dil Re per farla; nui stemo ben col Re predito, si quel è dentro non se ingana” Et zercha lo articolo mandò, aspeta zonzi la conclusion. Poi cerca il Turcho, disse: “Queste è gran nove,e bisogna la cristianità si svegli a tanta potentia, et che nui, il Christianissimo re, il Catholico re, e la Signoria armemo a fare potente armata e far provision contra di lui per mantener la cristianità” …