Kaynak Türü
YAZIŞMA
Cilt No /Belge No
23/486
Kayıt Konusu
Kayıt Tarihi
Haber Tarihi
Haberin Kaynağının Adı
belirtilmemiştir
Haberin Çıkış Yeri
Haberi Alanın Adı
Girolamo Lippomano, Collegio
Haberi Alanın Niteliği
banker, devlet kurumu
Haberin Geliş Biçimi
mektup
Haberin Ulaştığı Yer
Venedik
Kayıtta Adı Geçen Yer İsimleri
Kayıt İçeriği

Roma'dan Girolamo Lippomano'ya gelen Papalık'ta Türk tehditi ile ilgili konuşulanları ve San Augustin mezhebinin başı Egidio da Viterbo tarafından yapılan kehanetin aktarıldığı mektup.

Özel Not

çeviri eksik.

Kaydın Metni

Sumario di una lettera di Roma drizata a sier Hironimo Lipomano, data a di 17 Zener, tenuta fino 10 ditto, 1516, ricevuta àl 17 Zener in questa terra.

Eri il Papa non fo in capella, e son stato a la predicha di frate Egidio in Santo Augustino frati di Heremitani, et ce era tre cardinali a la sua predicha, dove dito frate Egidio predicoe 4 hore di longo zercha li tre Magii; in ultimo vene zercha le cose dil Turcho, e disse di Roma, prima come la era, poi vene a dit di dui putini che combatevano ne l'utero di sua madre, et messe a coruparation di dui populi, et poi parloe, zercha li Papi, di la sisma, et che questi doi populi non poleno signorizar uno si non superasse l'altro; e poi vene sul papa Eugenio et Calisto, che al tempo loro i prelati erano vestiti di panni verdi; et poi vene sopra papa Paulo, el qual comendò molto ch'el tene in reputation la Chiesia; poi vene su papa Sixto, il qual disse elle l'era uso esser in capitolo con li frati et scomenzava a dar disciplina a la fratesca a li soi cardinali; poi vene su papa Alexandro, el qual disse, fe' portar a la corte scartali et panni fini et seda et veluti; drio lui vene un spirito terribile el qual feva portar panni d'oro e sopra rizzi e scomenzò a tuor stadi in ltalia, zoè papa Alexandro et papa Julio, li qual à messo la Chiesia in gran reputation; poi vene sopra papa Leone, el qual laudò molto, dicendo "non crediate che lui sia nato de un castello nè de una villa, ma de una cità di le prime de ltalia , et comemorò li soi antecessori, che sono stati un Cosmo di Medici, un Lorenzo, un Piero, e sopra il magnifico Lorenzo parlò assai, il qual fe' fabrichar tante chiesie, tante librarie et tante belle cose; sichè questo è quel leone serenissimo che dice San Zuane in l'Apocalipse, veniet leo de tribù Juda; questo è quel Leone che vinzerà il nemico nostro di la fede di Christo, che questo è il Turcho, et quando turchi sarano in ltalia e apresso Roma, podessimo dir me farò turco, perchò “lui non ha volesto perdonar la vita a suo padre, vustu che el le perdona a ti’? non veditu che simulation I' usa, che essendo, poi acquistalo la Soria andato in Hierusalem, ha dato ai frati di zocoli di San Francesco ducati 500 de intrada aziò i christiani non se corozino di proveder al loro fato” Poi disse ch'el fa bona compagnia a li marchadanti, cussì cristiani come mori, questo el fa per ch'el voi venir e aquistar dil paexe due volte più di quello l'aveva prima, e ultra di quello ha fato volo di far tre templi, uno in Hierusalem, uno in Hongaria et uno qui in Roma. Sichè, considerate la posanza di costui che voi dominar il mondo, et ha auto tanta vitoria contro il Soldan. Poi disse de li Re di cristiani che sono tutti zoveni il re di Franza ha anni….il re di Spagna anni 16,il re de lngalterra anni…, il re di Hongaria 12; sichè “considera come sia la Cristianità, che non ha un principe di matura età; ma questo papa Leone sara quello che scazarà lo inimico; sichè butatevi tutti in zenochioni et adorate el nostro redemptor, siccome fezero li tre magii, li tre Re che adorono missier Jesù Cristo nel presepio, el fati vodo a Dio e a la Verzene Maria aziò questo inimico non vegna contro la Cristianità, e sforzati ve di andar a trovarlo, perchè sarà male cose a esser privi di tanti benefici come dà la chiesia Romana e dil suo, et andar in exilio” con altre assà parole sopra tal materia, e si fazi provisione per tempo. Poi disse , “considerè che mai non si fezeno tante maschare in questa terra quante adesso si fa” , et disse molle altre cosse che saria longo scrivere. Altri dice, che fiorentini lo fano far queste prediche per trovar danari, solo specie di andar contra il Turcho, e poi il Papa averli lui e dispensarli in li soi. Le done tutte che erano a la predica, pianzevano, sicome turchi fosseno stati su le porte di Roma ; nè ditto frate Egidio aria fato tanta tremebonda predica etc. Questa sera, sul tardi, cinque maschare, essendo sul ponte di Sancto Anzolo, butorno un romano nel fiume, e non se sa chi sono. Ozi, era fato il soler per disgredar un prete, qual haveva assassinato et amazati certi homeni da bene con li compagni soi, et qui forno presi ; il qual prete ha dato ducati 1000 al Papa et ha scapolata la vita insieme cou ditti soi compagni, e hanno auto la gratia di esserli perdonato la vita; sichò di qui queste mascare fano cativi scherzi. Et Papa stà bene, non ha mal come si dubitava questi zorni.

Kayıt Özeti

Roma'dan Girolamo Lippomano'ya gelen Papalık'ta Türk tehditi ile ilgili konuşulanları ve San Augustin mezhebinin başı Egidio da Viterbo tarafından yapılan kehanetin aktarıldığı mektup.

Kaynak Bilgisi
M. Sanuto, I Diarii di Marino Sanuto, Forni Editore, Bologna, (1969).