I.Selim'in Sakız adası yöneticilerine yolladığı Sultan Kansu Gavri'ye karşı kazanılan zafer haberini içeren resmi mektup
çeviri eksik.
Copia de una letera scrita de Alepo per el Signor turco a li signori governadori de Syo, traduta di greco in latino.
Soltan Selim pacha, per la gratia d'Idio lmperador magno, Signor de molti regni, Arabia, Persia, Asia et Europa etc. A li nobeli et prudentissimi signori et podestà e signori della insula di Syo, el gubernatori de quela. Sapiate come, a la seconda volta, havendo debellato quello infidele et senza lege che ha cambiata et contaminata la fede nostra, et un'altra volta andavamo contra lo ditto infedele, apare come lo Soldano de Soria se ha mosso con tutti li soi exerciti, et vene in Alepo in aiuto de quello empio. Et visto lo nostro imperio tale opere, come hera venuto in adiuto de quello infedele, et ch' è supeditato lo amore et pace che havevamo, de subito havemo mandato do ambasadori nostri a lui, acciò che non volesse adjutare a quello infidele et empio. El quale Soldano non li ha extimati ; ma se ha levato con tutti li exerciti soi di Alepo, et vene per camino di una zornada in uno bello campo, in lo quale è lo sepulcro del nostro propheta Davit, propinquo ad Alepo. Et visto el nostro imperio como lui era causa del male, per nostro comandamento si congregorno tutti li nostri sapienti, et justa la Jege de Dio, hanno trovato che chi adjuta li infìdeli ense contro el comandamento de Dio quelli che li adjutano; et visto lo nostro imperio la leze et comandamento de Dio, subitamente havemo ordenadi li exerciti nostri, et semo andati contra essi. Essendosi afrontati in zorno di Domenega a li 24 d'Avosto, havemo combatuto da le tre hore del zorno fino a lo tramontare del sole; facemo mirabele et spaventosa bataglia fra l' una parte e l'altra, et finalmente li havemo rotti, havendo morto lo Soldano, lo signore di Damasco e 12 altri signori, et exterminato tutti li soi exerciti, ha vendo prese tutte le soe castelle et loro territori, zoè Damasco, Alepo, Andrelepo, Malalhia, Tripoli, li quali tutti hanno portato le chiave inclinandosi a lo nostro imperio ; havemo dominato tutto lo suo paese, con le sue jurisditione. Adonca, essendo voi fedeli del nostro imperio, vi mandamo la presente et el nostro sciavo Jaus Machmeth, aziò vi alegriate de la nostra prosperità et extrema vitoria che ne ha dato lo Clementissimo Idio.
Scripta in lo pretorio de la solita Majestà nostra, in lo castello de Aleppo ai XXVII de Avosto.