Fo leto una lettera del Signor turco scrive in laude di l'orator Zen, stato lì . La copia di la qual sarà scripta qui sotto.

Da poi, sier Piero Zen preditto, qual è di la Zonta, andò in renga et in summario disse che,'l parlava davanti ad un Principe, qual è cotto a Constantinopoli, per usar li molti turcheschi, videlicet ste' il terzo di la sua vita de li, et molto amato. Disse di la effigie dil Signor, come dirò di sotto , qual ha anni 30, dedito a piaceri più presto che a far guerra ; un grandissimo signor, ha intrada ducati 4 miliona et 500 milia ; la spexa tre miliona, videlicet al zorno spende ducati 10 milia per l'ordinario. Ha tre bassà, il primo Embrain, qual è di la Parga nostro subdito, di anni 29, che fa il tutto e quello el vol è fatto. E disse longamente sopra di questo Embrain, el qual gli ha fatto ogni demonstration di amor, et il Signor l'ama grandissimamente, et sempre sta insieme da picoli in su. Ha conversado con lui; el qual è zentilissima creatura e savio e vol ben al suo Signor. Et a le sue noze, che son sontuosissime, come fo scritto che lui vete 6000 vivande portate a uno pasto el fese. El Signor, per veder queste feste che si feva li in Constantinopoli, si fè far una baltresca di legname coperta di piombo con zelosie atorno. dove stava a veder il tutto. Questo Embrain è andà al Caiaro al governo di quelle cosse, poi la rebellion che li fu fatta, et starà solum 6 mexi. Et il Signor era andà in Andernopoli, con dir non voler tornar in Constantinopoli fino non tornava ditto Embrain al tempo statuito. L'altro bassà Aias, ch'è di la Zimera e tien con questo Embrain, il terzo Mustafà che è homo di nation di Montenegro di sora Cataro, di età di anni.

Item, disse che questo Embrain era molto invidiato per il poter grande l'ha col Signor, et però lui non vol far tuor imprese, perchè non reusendo tutti li dagi la colpa, e desidera darsi piacer❘ e star in paxe. E va spesso il Signor con lui in una fusta con uno suo mutto, et passa su la Grecia, et ogni di quasi fa a questo modo. Et passano dil Seraio in terra ferma a zardini et a paissar e tanfaruzar.

Item, el Signor non è lusurioso, va nel Seraio, è qual dona li piace con quella continua. Non disse del numero di fioli l'havea. Et il Pregadi desiderando saper di l'armata, disse, la soa armada era mal conditionata et bisogneria gran conza. Disse come ha inteso che quelli bassà hanno l'ochio a Corfù, dicendo, havendo Corfù harano quello i vorano, però bisogna haverli bona custodia, perchè Cipro, ne Candia, che sono etiam isole, non le stimano, perché li saria spexa a tenirle. Disse che hanno gran fantasia a l'Hongaria, e parlando con Mustafà bassà, li disse, bisogna quella Signoria stagi in bona pace col mio Signor: l'ha auto Belgrado e Rodi e dove l'andarà lo tegnirà. E li disse, che si vardasse che in la Dalmatia si fa gran danni a li subditi dil Signor, | e che non si vengi per questa Dalmatia a la guerra; con altre parole. Tamen loro è quelli fanno danno a nostri subditi di Dalmatia. Disse di la lettera che è sta lecta, e dil presente factoli e coloquli auti nel suo partir con il Signor e li bassà; il qual presente si apresenterà a le Raxon nuove, iusta il solito. Disse dil padre di Embrain, che è li et ha un certo san Zacato, ma non vi sta; qual è venuto a caxa soa a visitarlo, dicendo è nostro subdito. Disse come, volendosi partir, li sopravene la lettera che ' l restasse; e qui parlò assai, et poi dil zonzer di domino Piero Bragadin bailo, e lo laudo; e dil tuor di novo combiato a la Porta, e montato in galia, il pericolo di schiavi che erano ascosi, tra li qual di Embrain. Unde partiti fo fato tornar, e ditoli di questo, lui scusò il patron. Sier Francesco Dandolo qu. sier Zuane, overo Soracomito, qual molto landoe, si tene per morto, fè il suo testamento, ordinando li groppi fosse dati di chi era, e chi fuzì in quà, chi in là. Lui Orator andò da Embrain qual❘ sedò il tutto, si chè si parti aliegramente e tutti torno in galia; su la qual erano schiavi scosi et assȧ contrabandi et ne deteno in terra, scusando erano fuzili da loro, e quelli li havia tenuti li faria castigar de qui, e cussi Embrain disse faria. Et nel partir, a certo luogo, per l'acqua che core assai ne si pol andar con remi, bisogna tirar con argane in modo di alzana, el Signor era li a marina con uno astor in pugno con Embrain basså, e ave piacer che lo saludono molto; qual mandò di soi homini aiutar a tirarlo fuora di la corantia. Hor venuto in Dalmatia, dove il Signor mandoe un schiavo per inquirir etc. , dove è stato mexi 2 et zorni . . . . e poi fono in coloquio per esser a Nuptiaco sopra la Cetina con il sanzaco dil Ducato nominato Michalogli, per….Laudo Jacomo di la Vedoa stato suo secretario, et disse era stato in questa legation mexi 17, zorni 16, e compite. Il Principe venuto zoso lo laudoe molto etc. Fo longo, e l'Orator in la soa relation, e il Doxe in laudarlo.