Venedik'in Padişah'a yolladığı Pietro Zen ve balyos Andrea Priuli'nin 24 Haziran-11 Temmuz 1523 arasında yolladıkları mektupların özeti
À di 11. La matina fo lettere assai di sier Piero Zen oratore sier Andrea di Prioli baylo nostro a Constantinopoli, di 24 Zugno fin 11 Luio.
Prima, scrive esso Orator stato a Napoli di Romania, zonse li a Constantinopoli a dì 24 Zugno et fo ben visto, mandato in galia a visitarlo per nome dil Signor, poi venutoli cavali per acompagnarlo al suo alozamento preparatoli, et alcuni turchi che lo acompagnò, el il Signor li dà aspri . . . . . al zorno per le spexe. Poi fo a visitation di bassà, et sono numero 3, però che Peri bassà è stà casso et mandato per il Signor al governo di certa provintia, et in suo locho à fato quel suo favorito Embraim, qual è di la età dil Signor e l'ha fato bilarbeì di la Grecia, et fatoli uno palazo nel qual à speso ducati 200 milia.
Item, donatoli uno diamante di carati 17, et è stà a dormir nel seraglio con il Signor; cosa che chi vi entra non vi ense.
Item, il Signor è sia lo a pranzo con 20 di soi; ma non alcun bassà, a caxa dil ditto Embraim, il qual si apizò con Peri bassà prima che 'I fosse casso, e questo per un campo de terra contiguo a la ditta caxa, qual esso Embraim voleva, unde l'ha messo in disgrazia del Signor, dicendo lui è stà quello ha soportà che li sorgeni (?} siano partiti di Constantinopoli e tornati al Cairo per manzarie haute, con altre querele. Scrive colloqui hauti con Ahmet bassà, qual li ha ditto la Signoria ha mandà soccorso in Rodi et fata intrar una nave. L'Orator rispose erano banditi di Candia che non si poteva devedar, e inteso questo la Signoria armò il Zeneral, qual vene in Candia a obviar a tal inconvenienti, et che la nave vene, si parti senza saputa.
Item, li disse di soi molini di Sibinico, al che l'Orator rispose erano stati zà longissimo tempo di la iurisdition di Sibinicho.
Item, li dimandò di Martin Lutherio. L'Orator disse, havia fatto certe opere di certa sua opinion; ma nulla havia operato.
Item, esso bassà disse di la bona paxe che 'l suo Signor voi osservar con la Signoria, e in ogni bisogno in so' aiuto mandarli 150 galie et zente, etc.
Item, l'Orator querelò di alcuni danni fatti, et cussi poi esso bassà ordinò lettere fosse restituite. Scrive esso Orator, che con le galle l' acompagnò in bocha di Streto sier Francesco Bragadin et sier Polo Justinian et la soa. Trovato 3 fuste di turchi corsari in l'Arzipielago, li deteno lo incalzo. Deteno in terra, turchi fuzite, el fo preso da . . . . . homeni erano suso per schiavi. Tra li qual molti da 7 in 8 patroni di gripo nostri subditi, qual è stadi liberati. Scrive, el Signor armar zercha 12 galìe, per mandarle contra corsari. Et anchora non havia auto audientia dal Signor per esser il suo Ramadan, overo Pasqua, qual fin 4 zorni compiva, et poi haria audientia.
Item, scrive come Mustafà bassà, è al governo del Chaiaro, a via impetrà dal Signor di tornar bassà, et in suo locho andava uno nominato Lhassim, al qual esso Orator dete il suo presente, e si armava alcune gallie per acompagnarlo in Alexandria. Scrive, haver visitato Amet, Embraim et Aiaz, ch'è 3 bassà e datoli i loro presenti, et a Embraim ha dato do presenti per esser stà fatto etiam bilarbei di la Grecia, che è il primo drio li bassà. Questo Embraim è di nation di la Parga.
Nota. Li zorni di godoma, zoè di dar audientia, è Sabado, Domenega, Luni e Marti e altri zorni no.
Noto. Il Signor ha solum uno fiol maschio, però che li altri morite.