Venedik'in Papalık elçisi Alvise Gradenigo'nun 12 Mart 1523 tarihli mektubu
Di Roma, fo lettere di l'Orator nostro, di 12.
Come ne moriva 4 et 5 al zorno ; et era morto uno in caxa dil cardinal Grimani. Et come il cardinal Colona era stà expedito dal concistorio e acompagnato da li cardinali iusta il solito farsi a Legati di latere. Et fatto questo non suol più ussir di caxa, tamen lui è ussito : è signal non anderà si presto. Scrive come è stato col Papa, e letoli li sumarii di nove di Rhodi, lachrimò dicendo: “Povera christianità! Et desidera la union di principi, e li par, fatta la fusse, di morir contento. E ditoli per l'Orator nostro si dice vol venir in Puja e poi a la testa, disse : “Adoncha non semo seguri in Roma, tristi nui !” e altri coloquii. Item, che 'I vescoà di Cremona non l' ha dato ancora, licet sia stà rechiesto da molti. Ha dato il suo episcopato dertonense al suo datario chiamato domino Guielmo Enchevoir fiamengo, e una abatia al cardinal Colona. Altri avisi fo in ditte lettere, ut in eis.