I. Süleyman'a yollanan elçi Marco Minio'nun İstanbul'da paşalarla yaptığı müzakereleri ve gözlemlediklerini içeren arka arkaya yazdığı dört mektubun özeti
Di Constantinopoli, vene letere di sier Marco Minio orator nostro, di più tempi, 13, 14, 20, 22, ultimo di Novembrio, molto copiose.
Prima nara tutti li successi e coloquii auti con li bassà zercha renovar li capitoli di la paxe, et petizion richieste per loro zercha le fuste fu prese, volendo assa' danari. Item, li danni di I'Arzipielago, zoè di le ixole nostre fate a' subditi dil Signor turco. A I' incontro, esso Orator rechiedeva la liberation di presoni, quali sono li in Constantinopoli in feri, presi per quel Caramamuth corsaro, contra li capitoli di la paxe. Item, la restitution di la nave Mosta, ch' è fata venir de li; con altre parole, ut in litteris. A l'incontro essi bassa dicevano questo prender di nave è stà al tempo non era confirmati li capitoli di la paxe, et che la tardità dil vegnir di lui Orator a confirmarli à produto questo, perchè non si era con questo Signor nè in paxe, nè in trieva. Et l'Orator nostro rispose che 'I mandar dil schiavo a la Signoria quando intrò il Signor in signoria, e la risposta dil Dominio basta che 'I vuol continuar in la bona paxe era col Signor suo padre. Et post multa hinc inde dieta, li bassà si risolseno che le cosse fusse su e su e che si formasse li capitoli; al che l'Orator non volse, che saria con danno, maxime per la restitution di la nave Mosta e altri navilii candioti che sono in esser; per il che havia chiamà il Consejo di 12 e preso di poter spedir ducati 3000 per conzar con li bassà e far uno presente a Mustapha bassà, qual monstra esser amico di la Signoria, et sperava conzar li copiloti.
Scrive poi, come il Signor a dì ... andò in uno ..., fuora dil suo Seraio a veder I' arsenal insieme col capitanio di Galipoli, ch' è capitanio di l'armata; il qual capitanio hessendo lì, li vene uno accidente, di sorte che fo portato a caxa, e trato sangue expirò; il qual era molto inimico de' christiani e di la Signoria nostra. El Signor à electo in loco suo capitanio di Galipoli et sanzacho di Scutari, qual, per fama, è homo da ben.
Scrive, el Signor à ordinato far alcuni . . . . . da aqua su I' armada; tamen à inteso questo si fa quasi ogni anno in loco di quelli altri vien marzi. Nè di armata si sente altro.
Scrive coloquii auti con Peri bassà zercha le cose di ltalia e dil mondo, e li dimandò di queste guerre, et quanto è per terra da Constantinopoli a Roma, et quanto è per mar, e la potentia dil Papa. E I'Orator li rispose ut in litteris, ampliando le cose dil Papa et cussi dil re di Franza nostro collegado. Item, scrive come a di ... , la note, erano nasuti di do madre al Signor do fìoli etc.