EKSİK
In questi zorni, per lettere di 14 april da Syo da Joanne de Tabia consolo nostro, se intese come tutti li corsari turchi usavano in l’Arzipielago erano stati extirpati. Et il sumario di la lettera di dicto consolo, sarà qui posta. Questi zorni passati, in le aque di Monte Sancto, 3 fuste de’ turci, zoè Erichi, Caracassan et Comazoti, hano scontrato una barzeta de’ corsari, dicono esser stato Seregola zenoese, la qual, fenzando fuzir da le 3 fuste, fu assaltada, et dicti turchi sono stati sì ben recevuti, che 2 di le fuste restono prese, zoè Caracassan et Cozomiti, et Erichi è scampato con la sua fusta mal menata, e lui ferito da uno vereton, et è capitato a Metelin per repararse. Dapoi, son capitate le 10 fuste de bilarbei, le qual hano preso dito Erichi con la fusta e conduto a ditto bilarbei, che è in la Palatia. E questo havemo per lettere havute eri da Metelino. Se pol dir non esser più corsari turci in Arcipielago che vadi atorno. L’altro corsaro Caplanci, similiter è stà preso da ditto bilarbei, el qual in questo passazo à fato grande execution, impalato homeni 23 de le fuste prese, et ultimate à fato impicar 4 principal turchi di questo passazo, homini richi de 10 milia ducati l’uno, perché haveano intelligentia con dite fuste de’ corsari.