Kaynak Türü
YAZIŞMA
Cilt No /Belge No
33/569-70
Kayıt Tarihi
Haber Tarihi
Haberin Kaynağının Adı
Giovanni Bragadin
Haber Kaynağının Niteliği
belirtilmemiş
Haberin Çıkış Yeri
Haberi Alanın Adı
Zaccaria Trevisan
Haberi Alanın Niteliği
Aile
Haberin Geliş Biçimi
Mektup
Haberin Ulaştığı Yer
Venedik
Kayıt İçeriği

Girit'de ikamet eden Giovanni Bragadin'in I. Süleyman'ın Girit'e elçi yollaması ve Rodos'dan gelen haberler hakkında kayınbiraderi Zaccaria Trevisan'a yazdığı mektup

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Kaydın Metni

Copia di una letera di sier Zuan Bragadin di sier Zuan Francesco, data in Candia a dì 27 Novembrio 1522, drizata a sier Zacaria Trevixan suo cognato.

Come l’é venuto uno ambasciator dil Turcho di qui, el qual non si sa quello sii venuto a far. È stato do zorni, et per esser homo di pochissima reputation, se iudicha sia venuto più per veder quello si fa.

Per altro eri zonse de qui uno brigantin di Rodi cum un ferier, qual va in ponente a solizitar il soccorso. Dice come in Rodi stanno di bon animo e non hanno paura di niente e non voriano altro se non 500 homini freschi, perchè ne sono assai feriti, et tutti da schioppi, perchè li turchi hanno facto da una banda un monte di terra, che soperchia la terra et stanno a bresaiar quelli di dentro con li schioppi. Et el Martinengo ha perso uno occhio da un schiopo.

Tamen li turchi non vogliono più darli bataia, né andarli sotto, anzi cusì come in prima i corevano tutti come cani rabiosi, cussi adesso bisogna che li soi capi li cazano cum le similare, et ancora non li voi andar sotto. Et li turchi hanno ruinato da una banda circa passa 15 de muro, che poleno entrar dentro a suo piacer; ma non osano et hanno paura, perchè quelli de la terra hanno facto altra tanto moro de dentro via per mezzo quello ch’è ruinato, et hanno messo le bombarde, per modo che se intraseno li amazeriano tutti. E il Turcho si dispera.

Ha fatò una caxa a Filerno per lui per star questo inverno, et ha mandato a tuor zente et monition, perchè ne sono morti tanti che non ge n’ è più. Quelli di dentro stanno di bona voglia, et al combater, combateno done e puti e li frati e tutti. Vero è che hanno pocho vino; ma hanno assai munition, pan, risi et aqua, et aspetano il socorso di ponente, e sono tanto inanimali contra turchi, che dicono non li lasserà più andar dentro, e li voleno taiar tutti e brusar la sua armada ; la qual è tanto malissimo in ordine, quanto sia possibile.

Hanno discoverto uno tratato che menava un ferier portogalese, qual era el primo omo di Rodi, et era cazudo Gran Maestro da costui che è adesso, di 2 balote, et li hanno taiatola testa. E tutti dentro stanno di bon animo. El datissimo Zeneral ha mandato sier Fantin Zorzi di sier Nicolò, suo nobile, Provedador al Zante in loco dil Provedador è morto, e si parte questa sera con la galìa brexana; et sier Zuan Baptista Baxadona qu. sier Zuane Francesco, altro suo nobile, Capitanio de le Saline de Cypri, per esser morto quello vi era. Scrive, che piacendo a Dio, diman da sera la sua galìa con el proveditor Mula, el qual vai a Schiati, e Schiro, et a Napoli, et a Malvasia e poi lui Proveditor va a la volta de Corphù, et lui tornerà in Candia, e tien poi anderano in Cypro a dar cambio a quelle galie sono de lì.

Kaynak Bilgisi
M. Sanuto, I Diarii di Marino Sanuto, Forni Editore, Bologna, (1969).