Kaynak Türü
YAZIŞMA
Cilt No /Belge No
33/512-13
Kayıt Tarihi
Haber Tarihi
Haberin Kaynağının Adı
Gabriele Martinengo
Haberin Çıkış Yeri
Haberi Alanın Adı
Collegio
Haberi Alanın Niteliği
Devlet Kurumu
Haberin Geliş Biçimi
Mektup
Haberin Ulaştığı Yer
Girit, Venedik
Kayıtta Adı Geçen Tarihi Kişilikler
Kayıtta Adı Geçen Yer İsimleri
Kayıt İçeriği

Gabriele Martinengo'nun Rodos kuşatmasını detaylı bir biçimde anlatan mektubu

Kaydın Metni

Copia di una lettera di domino Gabriel da Martinengo, scrita in Candia, data in Rodi a dì 10 Octubrio 1522.

Quanto fratello carissimo. Per li successi de quà da poi la partita de frate Antonio, sono sta de sorte, che a di 3 Septembrio a continuar el belguardo di Santo Athanasio, conobbi non poter adutardi le mine turchesche. Subito pigliai expediente de farmi una traversia in la terra et asserarsi di fuora quelli mi possa ruinar cum le mine, et cum altro la feci far la notte. Et la matina li turchi, che fono a dì 4 ditto, meseno fuogo a la mina et me tolse quella parte havea serato di fuora di belguardo cum la mia traversia; la qual traversia fu causa de la salvazion nostra, perchè li turchi haveano aparechiato lor bataglie, et veneno a loro assalto. Più di una hora combattessemo ditta traversìa, che senza essa non podevamo resister a la loro battaglia et però restavemo tutti . . . . da le loro artellarie et la sua gran schiopetaria; sichè hebeno pacientia, con sua grande occisione. A di.........ditto messemi fuogo a doe mine, una in Avernia e l’altra a Santo Athanasio, quale non ebbeno effecto, perchè subito sbororono per la mina che io li liavea continuamente nel medesimo tempo, et messe fuogo a una altra mina a belguardo prima che havesse traversato, et me tolse una minima parte di fuora via: et veneno subitamente a lo arsalto et montorono forsi bandiere 10 sopra la traversa. Nondimeno li rebatemo con suo grandissimo danno el mortalità.

A dì 18 ditto. Dete fuogo a una mina in Spagna, et veneno a uno arsalto in Spagna et al belguardo de Santo Athanasio, et cussi sue mine non hebeno efecto et nui li rebutassemo con sua vergogna.

A dì 23 ditto. Deteno fuogo a una altra mina, et non hebbe effecto perchè là sborò, et haveano aparechiato la lor zente per venir a lo arsalto, et non li bastò l’animo a venir.

A dì 24 ditto. A hora meza avanti zorno, sparono tutte le artellarie loro, et con el fumo montorono da 70 bandiere in zima le batarie el mure et ne tolse mezo el belvardo, et fu quello di Spagna, et lo arsalto durò più di quadro hore continue combattendo, et per la gratia de Dio recuparassemo belguardo et li rebutassemo con grandissima vergogna et mortalità, de sorte tal che da lì a due zorni non si poteva star a la bataria per causa de la putrefazion de li corpi morti, che restorono in le fosse.

A dì 6 Octubrio. Tornono a lo arsalto nel belguardo di Spagna et lì montorono, et perhò subito lo recuparasemo; et fra quello intervallo mai lassorono di far nova provision, zoè nove mine, che sopra la fede mia ne haverno brusati più di 10 milia in le mine, et si non havessimo previsto, haveria ruinato Rhodi. Provision nove ogni zorno de artellarie e altro, et nove mine che mai cessano, et siamo trovati molte volte con loro a le mane sodo terra, et habiamo combatuto sotto terra molte volte con le artellarie et schiopelarie et l'uogi che habiamo con loro combattuto, et sempre habiamo reso bon conto; et hanno portato una montagna di terra sopra la ripa del fosso per venir coperti, che chi non vedesse non lo crederia, che è di sorte che zà zorni 3 sono in el fosso; et me taglia la muraglia, et io la contrataglio, et aspetto tutta hora combatter con loro in ditta muraglia, lo non posso scriver quanto sono et sono sta le provision grande; perhò le zente ne sono invilite, et l’armata soa si trova malissimo in ordine, per quello habiamo per molti avisi. La causa si è per la perdita, et hanno disformita de munizion per batter la terra, et horamai sono al fine, per causa che la mazor parte de l’armata se sono partiti de zornata in zornata, che per mia fede, per iudicio de molti homini de qui, una minima armata li faria grandissima vergogna. Et con lo aiuto de Dio spiero se prevaleremo ad honore de li principi christiani. lo mi duglio che non mi havete avisato di le cosse di Italia, et ben ho inteso esser sta retenuto uno mio nepote. Sia con Dio ! la vergogna mi farete, non la fano a me, ma la fano a un fidel servitor del Stado suo. lo mi credeva che la servitù mia non dovesse esser remeritata de tanto disonor et vergogna. Io ve lo racomando quanto so et posso R. (?) sopra el tutto, et prometto al servicio vostro.

Data in Rhodi, a dì 10 Octubrio.

Kaynak Bilgisi
M. Sanuto, I Diarii di Marino Sanuto, Forni Editore, Bologna, (1969).