In questa matina fo letere di Candia dil Capitanio Zeneral nostro, di 11 Octubrio.
Come havia spazà la galia Zena a la Cania, e de lì fino a Corfù con le letere. Et da Corphù, sier Zuan Vituri provedador di l’armada, qual ivi si ritrova, havia spazà ditte letere con la galia Pagana fino a Liesna, e da Liesna in qua con una barcha. Dite letere dicono come, per advisi à auti esso Zeneral di Zango di 26 Septembrio e di Castel san Piero di 5 Octubrio, a dì 21 Settembrio il Turcho delle una gran bataia a Rhodi, qual fu zeneral, et faceano gran fumi et con questo orbavano quelli di Rhodi. Et quelli dentro si hanno diffeso virilmente, in modo che’l campo si ritrasse un poco adrieto; et par il Turcho voleva mandar cinquanta galìe a l’impresa di Lango. Et come erano sta scontrati molti navili turcheschi partiti di l’armata, che andavano a la volta dil Streto per victuarie. Scrive ditto Zeneral, haver spazato uno bregantin al castellati di Lango; qual era ritornato con aviso che per il fluxo grandissimo, el qual se ritrovava in campo dil Turcho, a Rhodi il Signor era levato di la impresa e andato al Flischo. Et par si voleva levar di la impresa.