Sumario de una letera data in Candia, a dì 22 Avosto 1522, ricevuta a dì . . . Septembrio.

Come, per il Provedador di l’armada Mulla, fo comesso a sier........soracomito andasse a Nixia con letere a quel Ducha, per le qual li scrivea el dovesse subito spazar uno brigantin a quel prior di San Zuan di Palamosa per poter intender qualche nova di Rhodi, perchè zà molti zorni nulla si havea saputo. Unde sua signoria spazò ditto brigantin a quella volta cum letere direttive a quel prior. Il qual prior si trovava manchar zà 8 zorni dil campo turchesco, et rescrisse al ditto signor Ducha una letera, qual sarà di sotto scritta. Et dito soracomito tornò in Candia a di 25 dil presente, dove trovono a di 23 esser zonto de lì il datissimo Zeneral con alcune galie venetiane. Siché fino al presente sono qui in porto galie 26 senza quelle 5 fo mandate in Cipri.

Scrive come, siando con la galia a Nixia, trovono sora Paros la nave di sier Pandolfo e Ferigo Morexini, patron Gabriel da Monte, la qual veniva da Zenoa e andava a Syo. Il patron disse haver lassato in colfo de Schilazi in Puia Andrea Doria con 14 galie sotil, el 4 galeaze et fra Bernardin con 4 galle ben armate, le qual aspetavano de zorno in zorno 4 nave di 3000 bote l’una, che si armavano a Napoli di reame, le qual si cargavano di victuarie e zente, e cadauno haveva 5 ducati per testa quelli che montavano su ditte nave, e si voleano unir a uno per andar ad ogni modo in Rhodi.

Disse ditto Gabriel esser stato in persona su ditte galie, le qual non aspedavano altro se non le nave per far conserva e andar insieme a Rhodi. Tenuta fin 28, questa matina è zonta qui la galia Querina, che era a Constantinopoli, con il baylo suso sier Thomà Contarini el Zorzi Griti fio natural di sier Andrea procurator, e per venir da Costantinopoli dove si muor da peste non è sia lasciato pratichar con il resto di l'armata: è stà a la Fraschia.