Venedik'in ingiltere elçisi Antonio Surian'ın VIII. Henry'nin Macaristan konusunda Venedik'in Osmanlı ile işbirliği yaptığına dair suçlamalarını içeren mektubu
Di Anglia, dil Sarian orator nostro, date a Londra, a dì 10 Marzo, et di sier Vicenso di Prioli capitario di le galìe di Fiandra, date in Antona, a dì 17 Marzo.
La conclusione è, come, zercha la liberation di la galia fo ritenuta in Bischaja, parlando l’Orator nostro con il reverendissimo Eboracense, li disse che l' non voleva far letere per la sua liberation, perchè li era stà imposto silentio, più non parlasse di questo, dicendo non bisogna la Signoria mandi più galìe a questo viazo, perchè le vien sì povere, che di qui non si avadagna nulla, come si feva una volta; con altre parole.
Item, si dolse di la Signoria che deva favor al re di Franza a mantenir la guerra contra la Cesarea Maestà ; el altre parole. Al che lui Orator nostro rispose justificando le parte nostre.
Item, per quelle di sier Gasparo Contarini, par il Re non babbi ancora auto le nostre scritoli per Pregadi.
Item, il Re, inteso la morte dil Viceré di Napoli, havia creado Viceré uno fiandrese, eli’è monsignor di....
Item, scrive coloquii auti col Gran Canzelier reverendo episcopo di Palenza et la Cesarea Maestà, ut in litteris, qual è molto sdegnato contra la Signoria dicendo ha inteso quella aver dato danari a francesi e si questo non era, essi andavano fuora de Italia; et che si aricorderà, et che la Signoria doveva mantenir le trieve, le qual non è observate dal canto nostro e che le compierà presto.
Item, che alcuni li havia fato intender la Signoria nostra aver mosso il Turco contra il regno di Hongaria, aciò, per esser cugnado di Soa Maestà, li convegni mandar zente in ajuto; con altre parole, sichè è molto sdegnato. Al che lui Orator zerchò justifìcar le raxon nostre con parole, ut in litteris.
Item, Soa Maestà si parte, fato Pasqua, et va in Spagna, et anderà prima in Ingaltera per strenzersi ben con quella Maestà, et poi per far guera a Franza per quelle bande di Fonterabia etc.
Item, lassa in Fiandra al governo suo fratello illustrissimo don Ferante, el qual etiam à auto il governo di Maran et Gradiscila qual fu dato al conte Cristoforo Frangipani.