Kaynak Türü
YAZIŞMA
Cilt No /Belge No
23/132
Kayıt Tarihi
Haber Tarihi
Haberin Kaynağının Adı
Pietro Morosini
Haberin Çıkış Yeri
Haberi Alanın Adı
Battista Morosini
Haberi Alanın Niteliği
aile bireyi
Haberin Geliş Biçimi
mektup
Haberin Ulaştığı Yer
Venedik
Kayıt İçeriği

Sultan Selim'in Suriye'de Kansu Gavri ile karşılaşması, onu yenilgiye uğratması, Kansu Gavri'nin ölümü ve Osmanlıların Suriye'deki ilerlemelerini detaylı bir şekilde anlatan görgü tanığı Pietro Morosini'nin mektubu.

Özel Not

Bu mektup daha sonraki günlerde Venedik'e ulaşan Pietro'nun erkek kardeşi Andrea Morosini'nin mektubu ile içerik anlamında ilintilidir. çeviri eksik. Bazı yer isimleri bulunamadı.

Kaydın Metni

Copia de una letera di sier Piero Morexini di sier Batista, data in Famagosta a dì 4 Septembrio 1516, drizata a suo padre,et ricevuta a dì 6 Octubrio, per la nave patron Polo Bianco.
Clarissime et observande pater. A dì 18 dil pasato fono l'ultima mia, per la qual scrissi a vostra magnificentia quanto era el bisogna. Hora fazo questa a vostra magnificentia , et la mando a Limisso over Pafo, a la ventura di trovar Polo Bianco, che a quanto intendo dubito molto el sia partido: pur essendo queste nove de importantia maxima, si a la generalità come a la particularità, non ho voluto restar de dar aviso a vostra magnificentia. Idio li dia presto et bon rechato.
Haverà visto vostra magnificenza, per le altre mie et per quelle de mio fradelo de Alepo, como li do campi, zoè del Signor turco et del signor Soldan erano molto vizini, et como el Turco andava prendando lochi dil signor Soldan, et tandem conquistò Anteb, nel qual loro reze subito belissima forteza. El signor Soldan, inteso questo, mandò fuora el suo campo per esser a le man, non possendo conzarsi insieme con acordo. Hora, per questa, dinoto a vostra magnificenza, como li duo campi si hanno afrontado insieme in una campagna lontan di Alepo mia 15 in zerca, dita Margdebe, nel qual conflito si messeno avanti el signor di Damasco, signor di Alepo, signor di Aman, et signor di Tripoli, con l'armiraio grando dil Chaiaro, et tutti questi insieme con le sue zente deteno in le zente turchesche, et al primo impeto rezeno gran strage di turchi et preseno da 8 in 10 sanzachi turcheschi. El seguendo la vitoria, trovorno molti cariazi et salmerie di le qual si meseno a far preda ; et che el fusse fortuito over artifìzioso, in quella hora fo sbarada grandissima quantità de artelarie, qual feze danno assai a questi dil signor Soldan, ma mazor terror et spavento, per modo che si messeno in rota. Visto questo, el signor Soldan si misse per il campo volendo farli tornar et di novo intrasse ne la bataglia, et fra el cridar et la passion el sentì de veder el suo campo in fuga, acorosi et crepò de afano; per la morte dil qual seguitò mazor ruina et fuga nel dito campo,qual desordenado e terminado vene in do zorni in Aman, lassando some et le proprie arme per strada per esser più lizieri al fuzer, con tanta viltade che mai si haria pensado a la superbia de' schiavi. El signor di Alepo intrò in Alepo, et la note si parti con le sue done et fuzite. El castelan et fìol dil Soldan, qual era in dito castello, lassono la terra et el castello del tullo abandonato, per modo ch'el Signor turco ebbe a man salva Alepo con maximo contento di tutto el populo et de tutto el paese, e molti capi de contrade con seguito de sui subassi se messeno ad asaltar schiavi dove li potevano aver, e far botini et di loro macelo, che mazor danno li hanno rato questi con molti di le ville che li turchi propri. Dito campo di schiavi non si reputò seguro in Aman, et la note subito si levono, et andavano a la volta di Damasco, con opinion di far novo Soldan ; et era fra loro in voxe el signor di Alepo, et el signor Soldan qual è in preson in Alexandria. Non sapiamo altro dil seguito. Penso a questo far di Soldan haveriano fra loro, al solito suo, diversità grande. Poi si trova al Cajaro el diodar grando dil Soldan, homo di bona fama et ricco, el qual ha con lui da 2000 schiavi in zerca, et lì averà forsi modo di trovar el tesoro dil qu. Gauri soldan che è morto, et vorrà farsi Soldan lui; che si queste discordie siegue fra loro, non zè più remedio al fato suo. Idio fazi el meglio. Per quello se intende non son morti in el fato d' arme 1000 schiavi, che è pochissima cosa, et seria a queste parte fazil cosa de reaversi et farsi di novo a le frontiere; ma grandissimo contrario è l'esser loro senza capi, molto desordenati, mancanti di arme et danari, e hanno tutto el paexe contrario, che si dubita che Damasco non li haveria azetadi. Hanno preso la fuga, et sono tanto inspauriti de quelle artelarie, che per tutte queste cause vedo le cose sue in mal termine, tanto più che era voze a Tripoli ch' el Signor turco con il suo campo era zonto in Aman, et era stà azetado con maxima festa, et dizevasi zà havia haviate le sue zente per la pianura a volta di Damasco; che si questo fusse ch'el si metese a seguir la vitoria, zertissimamente non lo aspeterano, ma zercherano de tirarsi al Chaiero, et lì meter qualche ordine a le cose sue, le qual ad ogni via sono in malissimo termine. Se voleno far di novo testa a Damasco, essendo vero ch' el Turco vadi a quella volta, senza dubio sono più roti che la prima volta; se fuzeno e lassano insignorirse di Damasco, non so come nè quando lo potrano discazar, per modo che si la fortuna non li ajuta, sono dil tutto ruinadi. Atenderemo aviso di la Soria segondo sarano pasade le cose, el dil tutto ne tenirò, per continue mie, avixata la magnitìcentia vostra, che per Dio io la reputo malissima uova per la terra nostra, sì per le cose dil Stado e di questa ixola con tutto il Levante, come per la mercadantia che anderà del tutto in ruina, che mi par esser a la fin del mondo.Idio ne ajuti. Fu ditto come el Suffi si trovava zorni 10 luntan di Aleppo con persone 60 mila, et havea da compir al numero di 100 milla, et venir in ajuto dil Soldan; ma fino hora non si ha inteso altro di lui. Se dize el Signor Turco aver lassado da persone 50 in 60 mila a guardia de quelli passi, con forteze et artellarie che fazilmente li haverà obviato el passar.
Son zorni assai che manco de letere de mio fratelo, che le ultime sue sono de 23 dil passado, per le qual el mi avisa, come la note, per quello se dizeva, doveano far fato d'arme et cussi fu, zoè a dì 24. A di 28 veramente da matina havessemo una nova dil romper dil campo, cussi in voxe, che non li fu dato fede, et per asegurarsi, cusì le persone come la facultà era li a Tripoli, nolizasemo uno galion candioto che era de li, el fra Zuoba et Venere fesemo cargar quello fu posibele. Et fra el Zuoba da sera e Venere da matina, vene la certeza dil romper dil campo con la morte dil Soldan, armiraio grando dii Cjuro, signor di Damasco, signor Azebo et armiraio grande de Tripoli; per la qual nova se meseno a venir zoso da 600 villani dal Dania armata manu, introno in Tripoli el Venere da matina e andono a dretura al castello, zoè a Dersade, et da poi molto combater amazono molti di la fameia dil dito Signor, et preseno et sachizono Dersade, poi sachizono Maspana de dito Signor, ne la qual era bona summa de savoni, poi si messeno per li bazari sachizando et robando quanto trovavano. Et questo fo el Venere a di 29, et nui quella sera se imbarcasemo tutti in navilio, exceto do famegii lassati in caxa a guardia, che pur mi è romaxo roba assai, ma ascosa ne le scosagne al meglio se ha posudo. Quella sera instessa, messe ordine diti vilani la note venir a sachizar la caxa de' franchi, et a questo provedesemo al meglio sì potè con danari, et meter li mori a la guardia et difesa sua; la qual per la gratia de Dio, fino l'hora si partisemo, era salva. Steteno ditti villani in la terra zorni 3, sachizando cussi amizi corno nemizi, che hanno portado via per un mondo di facultà fuora di Tripoli, con occision de molti. Tandem, visto queli di la terra tal cosa, si reduseno in moschea et fezeno fra loro uno capo et si messeno in arme e cazono fuora ditti villani. Pur ne era poca obedientia, et era poco men pericolo star a sua descrizion che de li vilani. Dito Signor over capo, novamente fato, feze subito meter le man adosso a tutte le done dil Signor è a Azebo et a tutti li schiavi; li qual tutti erano sopra uno gripo turchesco per passar in Damiata et andar al Cajaro, et tutti schiavi sono stà messi in una tore in cadena, ezeto el diodar Tan del dito Signor, qual amozono li a marina. Dito Signor nuovo ha meso queste zente con il suo aver in dita torre per consegnarli al Signor turco, over a cui verà per suo nome a tuor la terra; che per quanto se dizeva, aspetavano di zorno in zorno, et zà haveano mandato a oferirge la terra; ma fino al partir nostro non era zonto algun. Siamo stati in oavilio da Venere da sera a di 29 fino Marti da matina li a Tripoli, aspetando letere di Alepo over di Damasco, per intender il successo et veder como doveseno andar le cose, et mai habiamo posudo haver cosa alguna, talché per dubito di corsari et de navilii turcheschi, judicassemo el nostro star li de gran pericolo e siamo pasadi de qui, dove zonsesemo a di 4 a mezo zorno. Et scrive quelle merze si atrova con lui di soi maistri e soe, ut in litteris. Per Siech Ana da Tripoli, qual era in Alepo, fuzito etiam lui a Tripoli, mi fu dito como quel zorno I' avea visto Andrea mio fradelo che stava benissimo, e che'el pensa che lui nè altri de' nostri mercadanti haverà habuto algun fastidio. Vero è che quel Signor di Alepo et altri che sarano morti et fuziti dieno gran summa di danari, come lui scriverà parlicularmente, e questo è di maximo danno, e con queste cose mal si potrà comprar et pezo vender; che mi vedo disperado che non possi andar ben questa muda de galie et nave, che non mi asegureria per ora meter in la Soria per un deremo se altro non vedo. È voze el Signor turco vogli cambinr moneda, et far bater di la sua, che lien tutti suspesi, e interdirà molto la merchadantia; di che ho fastidio senza fine. Si fa tutte le debite provision per intender di zorno in zorno le cose di la Soria come pasano, e si si aquietano di niente, subito ritornerò de lì a veder di trazer dil paexe più sarà possibele etc. Ne son altre navate a l' ixola che cargano et partirano di brieve; per quelle darò aviso dil succeso che si haverà nova di Soria. lntendessemo a Tripoli come fono morti per strada alguni messi veniva di Alepo, che zerto ne era lettere di mio fradello; pur li habiamo spazato uno messo da Tripoli e lassato ordine subito zonte sue letere ne spazano una barca di qui, sichè speremo fra ozi e ,doman haremo qualche nova. Maxime si aspeta uno navilio da Baruto che cargava robe di barutani e damaschini, dal qual se intenderà molte cosse. Spazeremo etiam nui di qui uno bregantin a Tripoli, che ne porterà nove di quel Cocho, et segondo intenderemo si governeremo. ldio metti le cose presto in quiete. Quelli di Damasco hanno di qui, a li zorni passati, richiesto nave per passar di qui le sue robe. Penso sarà stà tarda, et si fanno questi schiavi Soldan a Damasco, dubito nostri haverano gran fastidio, che vorano danari. Idio li guardi da fortuna etc. A la magnificenza vostra mi raccomando.

Kaynak Bilgisi
M. Sanuto, I Diarii di Marino Sanuto, Forni Editore, Bologna, (1969).