Şam Konsülü Arimondo'nun Suriye'deki Osmanlı hareketleri hakkında Venedik'e yazdığı mektup.
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Di Damasco, di sier Andrea Arimondo consolo, di ultimo Avosto.
Come a di 24, scrisse li exerciti dii Soldan e dil Turcho erano vicini, et de brieve se intendeva esser stati a le mano, et il campo del Soldan esser sia' in rota da quello dil signor Turcho, e il Soldan morto, et che schiavi fusivano a questa volta di Damasco; la qual rota è sta apreso Anteb; morto il Soldan e alcuni altri signori di schiavi, e signori fuziti chi in qua chi in là; et el signor Turcho aver auto Alepo.
Questi de qui hanno serà le porte aziò schiavi non entrino, et mori sono molto alegri dicendo esser consumpta la signoria di schiavi e zerchassi. Sichè il Signor turcho arà hauto gran butin dil molto tesoro havia con si questo campo dil Soldan, et in tre di hara la signoria di la Soria aquistata e di Terra santa.
Dil Sophì nulla se intende, et mancho, scrive, si ha aviso di nostri erano in Alepo. Tien sia per esser le strade rote.
Scrive lui e nostri stanno seradi, con custodia però, aziò quelli populi non fazi qualche novità, qual però non è stà fato ancora in la terra nulla di danno. Si dize el Signor turco vien a queste bande, e venendo li farà reverentia per nome de la Signoria nostra.