Fo lecto le letere notade di sopra, et di più una lettera di Alexandria, di 28 Zugno, di sier Hironimo Zane viceconsolo,

 qual scrive come era stato con li merchadanti al Cayro per la vania levata a la nation per quel zudeo . . . . Et come erano stå tolti i soi libri e voleano la nation pagasse ducati 20 milia per inganni fati a le doane e dacii dil Signor.

Hor zonto Embraim bassà, scrive li honori fatoli, et esso viceconsolo ne l'intrar haverli butà ducati venitiani adosso do volte, e passado monede di zecha ; di che have a piazer. Poi li feno un presente di tre veste d'oro, 3 di veludo et di raso e panni ut in litteris ; in tutto 9 veste, et li basono le man ; dal qual fu ben visto. Poi si iustificò la cosa col deferder, et a la fin esso Embraim li mandò a caxa una bella vesta d'oro, e fatolo venir a la sua presentia , usandoli parole gratiosissime et che'l tornasse con li mercadanti in Alexandria. Et publice disse a quelli governa Alexandria, li facesseno bona compagnia a la nation, perchè il Signor l'ama più che niuna altra etc.

Item scrive, che essendo al Cayro, Embraim mandò a dimandarli sardele; el qual convene mandarne a tuor in Alexandria e fo trovate poche, et zonte insieme con alcuni zuchari et confezion le mandono a ditto Embraim, el qual poi li disse che le non era stà bone, et voria di quelle si pia apresso Veniexia, zoè a Clissa etc.

Item, scrive altre cosse ut in litteris. Et come è ritornato con li mercadanti in Alexandria ; et quel zudio fo causa di tal garbuio era........