Venedik'in Roma elçisi Alvise Gradenigo'nun Rodos'un Osmanlılara teslim olduğu haberinin Roma'ya ulaşması ve yarattığı tepkiler hakkında yazdığı mektubu
A dì 3. La matina, fo lettere di Romà, di sier Alvise Gradenigo orator nostro, di 29 dil passato.
Come el Viceré di Napoli havia monstrato la letera di Gabriel da Martinengo, che da Galipoli li scrive il perder di Rhodi, e che il Papa lachrimò dicendo : « Tamen non la voglio anchor creder ».
ltem, come il Papa havia electi 9 cardinali, 3 per ordine, con il qual voleva far congregation sopra queste materie contra turchi, et havia ditto a li cardinali, che: ex nunc lui non si curava di far spexa nel papato, daria la intrata e fin el suo regno e porteria una mitria cremesina per spender il resto contra turchi, qual pretende la ruina de christiani, et che ’l desiderava pace tra li potentati christiani; con altre parole, et colloquii hauti con esso Orator nostro.
ltem, la venuta dil Viceré di Napoli è stà per le cose turchesche, perché etiam lui teme assai. Scrive come in Maioricha, havendo quella ixola fatte molte motion contra il Re, quella Maestà li ha mandà alcuni navilii e nave con zente. Qual dismontate in terra, hanno usato conira maiorchini gran crudeltà, amazando done erano in chiexia et putì etc ut in litteris. Conclude, il Papa ha bon voler, e li cardinali averli ditto, la prima cosa se dia far é pacifichar christiani.