Di sier Marco Minio va orator al Signor turco, date a Ragusi, a dì 25
Dii suo zonzer de li, et come e stà molto onorato da quelli signori, et ditoli aver nove el Signor turco esser a Philipopoli e venia a Sofia, e che ’l loleva la impresa di Hongaria; et che di le cosse loro zerca . .. non haveano fato nulla, unde haveano expediti do novi oratori, i quali l’altro eri partiteno. Scrive, di certo turcho era li, qual è sopra Jemini, venuto a galìa a visitarlo, el domandato quando el partirà, disse partiria subito per Constantinopoli; e lui pur replicando, disse che ’l Signor veniva in qua, e lui voleva andar in là. Et era nove freschissime, per olachi venuti al sanzacho di Bossina e altri sanzachi vicini a Ragusi, che le zente stagino in ordene per cavalchar dove averano il comandamento dil Signor.
Item, post scripta, quelli signori li hanno mandato a dir, el Signor esser zonto a Sophia et partirà per Samandria ; sichè si poi esser certi voy tuor la impresa di Hongaria. Per tanto lui orator scrive, che la Signoria nostra li cometi quanto habbi a far, essendo esso Signor a ditta impresa, et proveder per li danari li 'bisognarà de le spexe averà a far, et ordenarli il tutto. Lui va a Cataro, Budua etc. per aver le informazion li bisogna per poter esser instrutto, poi anderà a Corphù, et tien averà li ordeni nostri.